
– Grazie alla collaborazione con Associazione Italiana Celiachia, Azienda USL di Bologna e Regione Emilia-Romagna, Aeroporto Marconi di Bologna diventa il primo aeroporto italiano capace di garantire ai passeggeri un’offerta “gluten free” in tutti i punti food & beverage dello scalo, con operatori formati specificamente sulle esigenze alimentari delle persone celiache.
In un panorama nazionale ed internazionale che vede la malattia celiaca in continua crescita – secondo gli ultimi dati disponibili, relativi al 2023, le persone celiache in Italia sono complessivamente 265.102, di cui circa il 70% donne – la richiesta di una alimentazione corretta e sicura anche durante l’esperienza del viaggio è sempre più
diffusa.
Nel solo territorio dell’Azienda USL di Bologna, le persone con diagnosi di celiachia al 31 dicembre 2023 sono 4.682, di cui 3.252 donne e 1.430 uomini.

I dati mostrano un aumento, rispetto all’anno precedente 2022, di 254 persone, confermando il trend in
crescita negli ultimi anni. La distribuzione in base all’età vede il 2% delle diagnosi tra i bambini fino ai 5 anni, il 5% tra 6 e 9 anni, il 16% tra 10 e 17 anni, il 64% tra i 18 e i 59 anni e il 13% oltre i 60 anni.
Date queste premesse, Aeroporto di Bologna ha avviato il “Progetto Celiachia”, con due obiettivi principali: aumentare la consapevolezza degli operatori di bar e ristoranti rispetto alle necessità dei passeggeri celiaci e garantire ai passeggeri una risposta specifica in fatto di cibi e bevande gluten free.
Nell’ambito del progetto, l’Unità Operativa Complessa “Igiene Alimenti e Nutrizione” dell’Azienda USL di Bologna nel corso di quattro giornate di incontri ha formato circa 90 operatori, tra responsabili delle attività, responsabili del controllo e addetti, appartenenti alle quattro realtà della ristorazione presenti al Marconi (Vecchia Malga, My Chef, Autogrill e Lagardère).
Ogni incontro, della durata di 4 ore, ha visto la presenza di 3 professionisti del servizio tra dirigenti medici, dirigenti biologi e tecnici della prevenzione e ha riguardato elementi generali sulla patologia, l’igiene degli alimenti e l’applicazione delle misure di autocontrollo e dei principi HACCP correlati alla somministrazione di prodotti senza glutine.
Tutto il personale dei punti ristoro del Marconi ha terminato la formazione per produrre e somministrare bevande e alimenti senza glutine.
Verranno poi fatte ulteriori sessioni formative per i nuovi assunti e per i lavoratori stagionali, facendo diventare questa formazione parte integrante del bagaglio di conoscenze degli operatori del food & beverage presenti in aeroporto.
“Il passeggero è sempre al centro della nostra attività – ha spiegato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato dell’Aeroporto di Bologna – con le sue esigenze e le sue caratteristiche.
Questo progetto si muove nell’ottica dell’inclusione e della capacità di sapere modellare la nostra offerta alle esigenze dei passeggeri. Fondamentale è stata inoltre la collaborazione con Azienda USL di Bologna, Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna e Associazione Italiana Celiachia, che hanno
portato le loro competenze e professionalità al servizio degli operatori”.
“L’attenzione verso il passeggero è un fattore sempre più importante nel nostro settore ed uno dei pillar della strategia commerciale di Aeroporto – ha spiegato Stefano Gardini, Direttore Business Non Aviation dell’Aeroporto di Bologna – ed è questo che ci spinge ad intraprendere, con la preziosa collaborazione dei nostri partner commerciali, iniziative rivolte al miglioramento continuo della qualità del servizio offerto ai nostri clienti.
Con questo progetto i nostri punti vendita food and beverage avranno personale formato ad accogliere le esigenze dei clienti celiaci oltre che a garantire ai passeggeri del Marconi un’offerta di qualità gluten free”.
“Il passeggero celiaco, durante i suoi viaggi, è talvolta costretto ad organizzarsi prima della partenza con panini o snack confezionati, in quanto non sempre trova disponibili alimenti senza glutine.

L’aeroporto Marconi di Bologna – ha commentato Davide Trombetta, Presidente Associazione Italiana Celiachia Emilia-Romagna – ha saputo riconoscere e rispondere a questa condizione che coinvolge una parte di passeggeri la quale chiede, anche fuori casa, un’alimentazione sicura, sana e sostenibile.
Grazie alla sensibilità e all’impegno del Marconi da oggi finalmente i passeggeri celiaci italiani e stranieri potranno
iniziare o concludere il loro viaggio in completa inclusione.
Ringrazio anche l’Azienda USL di Bologna per il grande lavoro svolto e l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna per il supporto.
È molto importante per AIC riuscire a rendere la quotidianità delle persone celiache il più semplice possibile”.
“L’ampliamento delle possibilità di consumo per chi transita dall’Aeroporto Marconi a favore di cibi senza glutine adatti a persone con celiachia è un segno importante che la città di Bologna dà ai suoi cittadini e ai visitatori” – ha dichiarato Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Bologna – “L’Azienda USL è impegnata
quotidianamente per formare gli operatori del settore, verificare le condizioni di sicurezza alimentare, ma anche per promuovere scelte alimentari salutari e offrire servizi all’altezza delle necessità delle persone con disturbi e patologie legate all’alimentazione”.
“La sicurezza e la qualità alimentare sono un messaggio di benvenuto e un punto di forza della nostra terra – sottolinea Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna -. Siamo perciò orgogliosi di aver collaborato, con un buon lavoro di squadra insieme all’Aeroporto Marconi, all’Aic e all’Ausl di Bologna, a questo progetto che rende lo scalo bolognese un punto di riferimento nazionale per la salute e il
benessere delle persone celiache.
La formazione specifica degli operatori è un passo fondamentale per garantire un servizio di alta qualità, assicurando che i punti ristoro possano offrire cibi sani e sicuri.
La salute e il benessere delle persone che transitano da noi sono il miglior biglietto da visita e il nostro più forte messaggio di accoglienza e inclusività”.
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